"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché.
I loro desideri hanno le forme delle nuvole."

Charles Baudelaire

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giovedì 6 ottobre 2011

Esperienze senza evidenze...o forse si?

....dicembre/gennaio 2010/11
Yeeeesssssssss…visto esteso!
Il simpatico governo australiese non ha fatto una piega ha solo preteso dei dollari (non proprio pochissimi ma sempre meno che lasciare il paese) e che facessi una lastra al torace per la tbc nel caso fossi stato in qualche paese a rischio prima di entrare in Autralia (Asia), quindi in 10 minuti mi hanno fatto la lastra e dopo qualche giorno è arrivata la lettera, tutto liscio posso rimanere fino al 15 marzo J.
Daniela è in Thailand ed io continuo ad occuparmi delle faccende di casa, del giardino posseduto dal demone della crescita, di Jackson, a dire il vero per lui nulla di che solo qualche pasto italiano che preparo con vero piacere, visto che a casa non c’è molto tranne qualche pomeriggio in cui lui e la sua band fanno le prove in salone, a quanto pare “saranno famosi” da quando triple j li manda in onda quotidianamente, poi ci sono Lino e i gatti che ovviamente stanno una pasqua; solo il fucker è a rischio estinzione, quel maledetto gattaccio ne fa una più del diavolo, me lo ritrovo ovunque, nei scatoloni, nei cassetti, a grattare le finestre mentre fa maam maam, mica miao come tutti gli altri, oppure salta e corre in giro per casa come un indemoniato, a volte penso sia un po’ scemo, più lo “espello” dalla dimora e più escogita modi per entrare, fucking fucker!!!!
Ada, la grandiosa mamma di Daniela, mi chiama quasi tutti i giorni per informarsi della situazione e sapere se mi serve qualcosa, è sempre così cara con me, anche perché sono italiano ed insieme chiacchieriamo per ore specialmente della figlia, lei vorrebbe che non facesse la “zingara” e avesse un lavoro dalle 9 alle 5, che si mettesse il tajer tutti i giorni, una volta alla settimana dalla parrucchiera, un marito con una posizione e tutto l’ambaradan ed io ovviamente scherzando gli do sempre ragione mentre Daniela sclera e si incazza da morire io rido come un matto…sono proprio un bastardo dentro J.
L’unica idea infelice di Ada è stata invitarmi al tennis club.
Lei ed il suo compagno Glen ogni venerdì hanno l’appuntamento al club con i loro amici per giocare a tennis, sono una dozzina di arzilli pensionati piuttosto agguerriti, maggiormente donne, ci teneva troppo che andassi e nonostante gli abbia spiegato che non gioco da quando ho 17 anni,  non ero un granché nemmeno all’epoca, e che non ho uno straccio di tuta o scarpe da tennis per andare è riuscita a farmi dire di si…
Arrivo al club con qualche minuto di ritardo, ho sbagliato direzione all’uscita della freeway, mi presento con quello che ho trovato, un paio di scarpe rubate a Jackson, il mio vecchio costume come pantaloncini, la maglietta più sportiva che ho, quella di De Rossi, gli occhiali da sole maculati di Daniela e la clip a fiori per i capelli…osservo gli sguardi dei soci nel club, non faccio proprio una bella figura, ma Ada fa finta di nulla e mi dice che sto benissimo (angelo), tu giochi con me! Ada forse è meglio che giochi contro il muro io…
Alla fine abbiamo fatto non so quanti set, game, o come diavolo si chiamano, so solo che dopo 3 ore e 6 coppie affrontate ero distrutto, io e Ada abbiamo perso sempre, io non facevo che correre come un forsennato per tutto il campo, lei mi diceva daiii corri con quelle gambe, mentre le arzille vecchiette mi prendevano a pallettate, è stato un massacro.
Ada non aveva mai perso così malamente ma è stata gentile e carina tutto il tempo, alla fine mi sono divertito un sacco devo ammetterlo nonostante tutto, anche se sono sempre più convinto che lo sport non faccia per me.
La nota più lieta è stato il buffet a fine partita dove tutti hanno portato cibarie preparate in casa, li mi sono fatto valere non ho molti rivali J.
È sabato, le 4,30 am, devo andare a St. Andrews per il mercato, anche se solo qualcuno deve portare i soldi a casa; arrivo, monto tutto e sistemo lo stall a modo mio con le braccia che mi fanno male e le gambe di legno, maledetto sport…il set up non è come quello di Daniela ma che ci posso fare?
La giornata è bellissima, tutto fila abbastanza liscio anche se è la mia prima volta da solo, qualche chiacchiera con Rioso e Sally, con Micky, gente che mi saluta ma non mi ricordo chi sono, l’unico neo le vendite, non molte a dire il vero, è difficile per me maschio e senza conoscenza della lingua vendere vestiti da donna, nonostante le donne qui sono molto smart e spulciano la merce in totale autonomia non posso fare come Daniela che gli dice ti sta bene sul sedere, ti fa bellissime tett…insomma, se ci provassi io mi prenderei tanti di quei schiaffi…ma alla fine ok, quasi 500$ dollari, non male per un wog.
La settimana è passata Daniela è tornata con un sacco di roba compresi i regali per Natale, eh si è alle porte, il mio secondo Natale passato lontano da casa ma questa volta mi sento come in una vera famiglia, anche per questo abbiamo deciso di estendere il visto, volevo passarlo con tutti loro.
L’asta si è tenuta poco prima delle feste, molte famiglie sono arrivate ovviamente, la casa è unica, e fortunatamente ad offrire di più è stata una famiglia con due bimbi di origini italiane, lei ci teneva che andasse a qualcuno che potesse vivere pienamente quella casa, è perfetta per una famiglia.
Certo non è stato semplice, lei e Jack ci hanno vissuto 10 anni e c’erano molto affezionati ma…nella vita ci sono sempre scelte da fare e in fin dei conti è sempre un immobile.
È la vigilia, tutti a cena da Ada.
Alla cena ci sono i fratelli di Daniela, parte dei nipoti e Jackson con la ragazza, all’inizio è stato un po’ strano ma piano piano la serata ha preso una direzione inaspettata, Daniela ed il fratello Sandro (piuttosto ottuso) hanno cominciato a cantare vecchie canzoni mentre Glen faceva da dj e a ballare insieme alla moglie di Sandro mentre Cristian inseguiva i nipoti per tutta casa con una di quelle infernali racchette elettriche per ammazzare le zanzare, un delirio, sotto gli occhi attoniti dei figli di Sandro, di Jackson e della fidanzata, non avevano mai visto così divertiti i proprio genitori, è stata una serata davvero bellissima e inaspettata da parte di tutti, un bel Natale…
Finiti i festeggiamenti cominciano i preparativi per ConFest, Micky ci presta il trailer, dobbiamo portare parecchie cose visto che ci aspettano due settimane in mezzo al nulla senza elettricità e connessioni di alcun tipo, abbiamo dovuto comperare anche un generatore…
27.12.2010
Confest, Down to Earth, non è esattamente un festival ma una cosa diversa, nacque negli anni ‘70 da gruppi di hippie intenzionati a cambiare il mondo, si discuteva di problemi di natura sociale, ecologica e di modi di vivere alternativi.
Negli anni si è un po’ modificato ma senza perdere di vista la condivisione di aspetti sociali e alternativi.
Il luogo dove si svolge attualmente è di proprietà dei primi pionieri, hanno questo immenso pezzo di terra vicino l’anonima e bogan cittadina di Moulamein, subito dopo superato il confine con il New South Walles.
Non ci sono segnali lungo la strada tranne delle bandierine in mezzo al nulla.
Tutto si svolge in questo desolato pezzo di terra vicino ad un fiume, tutti coloro che arrivano cominciano a costruire i villaggi, si veri e propri villaggi creati dal nulla, ci sono lo gipsy village, tranquillity, dove non si fuma, non si beve, non ci sono droghe e non si fa chiasso, poi il poli village, facile da capire, il teepee village, fatto ovviamente tutto di teepee indiani costituito dal gruppo dei più fighi, e così via.
Semplicemente unico.
Un enorme camping di 2000/3000 persone che arrivano da tutto il mondo, non molto pubblicizzato fortunatamente ma un evento davvero unico nel suo genere.
Solitamente le “strutture” sono sempre pronte prima della data di inizio ma quest’anno a causa del maltempo parte della zona è sotto l’acqua, quindi i volontari, praticamente tutti dovrebbero fare almeno un tot di ore di volontariato, stanno ancora sistemando l'area, gran parte di essa è stata spostata in un altro punto quindi le tubature dell’acqua, i bagni, il market, le docce, tutto è da rifare.
Quando arriviamo c’è ancora la ruspa che sta facendo spazio nell’area del mercato e tutto è un po’ un casino.
Noi siamo praticamente i primi del mercato e abbiamo il compito di decidere lo spazio e fare in modo che tutti quelli dopo di noi si mettano a semicerchio raggiungendo così la zona del cibo e creare in fine un enorme area vuota nel centro.
Nei giorni seguenti arrivano tutti quanti compresi i nostri amici, tutto non è ancora pronto ma i ragazzi si danno un gran da fare per sistemare le cose essenziali e noi diamo una mano.
Descrivere confest è abbastanza complicato, qui ognuno può fare ed essere quello che vuole nella massima libertà ma anche nell’assoluto rispetto.
Non ci sono alcool, carne, sigarette, droghe, chi vuole si porta tutto da casa, tranne la carne, tutti vegetariesi….azz….
Le aree intrattenimento sono: la sauna (mai andare dopo le 22),  la piscina (idem), la piscina di fango, la spiaggia, i fire place, dove la sera si svolgono i fire twirling le performance con il fuoco accompagnati da decine e decine di drumers, cosa davvero trascinante e stupefacente, la silent disco, assolutamente inimmaginabile, una discoteca all’aperto con tre dj che suonano contemporaneamente ma per ascoltare la musica vieni dotato di cuffie e puoi scegliere il tipo di musica che vuoi ballare, una diversa dall’altra, totalmente allucinante e divertente, la prima volta che l’ho visto credevo fosse una candid camera, esilarante, poi c'è lo spazio per bambini, dove possono leggere, mascherarsi, colorarsi e giocare, quest’ultima nemmeno servirebbe, qui i bambini hanno uno spazio di “essere” totale e chiunque si prende cura di loro, fortunati!
Durante il giorno hai solo l’imbarazzo della scelta, nel mezzo del quartier generale ci sono delle grandi tavole di legno con su scritto data, orari dal mattino fino al tramonto e la zona designata, per cosa?
Per fare qualunque cosa…discussioni di ogni genere, arti marziali, balli, tutti i tipi di yoga, tantra, massaggi, riparare bici, laovrare il legno, c’è la libreria e qualunque altra cosa possa venire in mente, sono i workshop quotidiani, chissà fare qualcosa lo insegna gratuitamente a chi è interessato, qualunque cosa.
Noi abbiamo sistemato il doppio stall per l’occasione e la nostra area “casetta” diviene immediatamente spappolatoio comune, arrivano tutti, Amit con la sorella matrona venuta in visita dal Canada, Daniel, Sharnie con la piccola Malika, Sally e Rioso, Tommy con la nipote venuta dall’Inghilterra, ect…insomma, tranne Miky e Megan che sono ad un altro festival ci sono praticamente tutti e di più.
Ops, dimenticavo, nemmeno Vicky c’è, si sta sposando con un ragazzo indiano in quel di Delhi, auguri…
Noi lavoriamo vero, apriamo dalle 10 del mattino fino alle 10 di sera, ma spesso ci allontaniamo per girare o fare qualcosa, c’è sempre qualcuno che ti sostituisce per un po’, quindi ne approfittiamo per fare un giro in bici, o una sauna, una doccia o un bagno nel fiume o che ne so..
Come detto tutti hanno libertà di essere quindi in molti girano nudi ed altri vestiti con qualunque costume si possa immaginare, lo scopo di tutto questo è essere se stessi, staccarsi dal quotidiano e riprendere semplicemente il rapporto con madre terra ma ancor di più con le persone.
È qui che abbiamo conosciuto molto meglio ragazzi che già conoscevamo, come Dean e Marni, specie Dean, il McGuyver per eccellenza; il nostro generatore appena comprato e mai usato non funzionava, appeno lo ha saputo, nonostante stesse montando tutto il suo impianto elettrico è venuto ad aiutarmi, ha smontato il generatore con un coltellino, mai fatto prima, ha capito dove era il problema e lo ha bypassato e acceso, l’unico rischio dipendeva dal fatto che la parte rotta era quella della sicurezza, ma fortunatamente non è successo nulla, un gesto semplice ed un contatto breve, ma da li tutti i giorni a seguire sono stati diversi, fino al giorno del mio compleanno dove lui nonostante il divieto di carne mi ha fatto per merenda un panino con il bacon (da qui ormai sono dipendente), le sue uniche 4 fette divise con me…lo so sembra stupido ma li  tutto ha un altro significato…ahhhh...bacoooon J.
Oppure quando abbiamo conosciuto la giovine coppia Johanna e Michael, lei italiana del trentino lui australiese del west asutralia, sono sposati con una bambina di 4 mesi e sono a confest, con la bimba, nulla di più naturale...
Sono amici di Miky e Megan e si sono conosciuti qualche anno fa in uno dei rainbow gathering che si tengono in giro per il mondo e da poco vivono a Bendigo, ma solo per un po’, sono praticamente stati sempre nel nostro stall, specie lei e la bimba, mentre Michael girava tutto il giorno con i suoi poi o si allenava a camminare sulla corda o saltava da qualche parte, è un ragazzo puro, vero e iperattivo, non si ferma mai, infatti la sera è uno degli animatori del fire twirling insieme a Marnie, la prima volta che l'ho visto danzare con quei poi infuocati al ritmo dei drums sono rimasto senza parole, un dio.
Con loro è nato subito un bellissimo rapporto tanto che, sempre per il mio compleanno mi hanno fatto un’altra gradita sorpresa, una bottiglia di vino rosso ed un vassoio di salami e formaggi misti cha abbiamo condiviso con tutti, ha passato ore per uscire da confest e raggiungere la città più vicina solo per farmi questa sorpresa...può sembrare banale ma non lo è, tutto quel che viene condiviso con tanta spontaneità ha un altro sapore.
Come le incredibili patate fritte che mi ha fatto Daniela, sempre per festeggiare, pagate 2 dollari l’una da quei pulciari dello stall delle patate al forno e poi fritte nel nostro pentolino, semplicemente divine….insomma, ho festeggiato un compleanno inaspettato e in maniera indimenticabile, con persone che appena conosciute sembrava mi conoscessero da una vita, grato…
Qui tutte le emozioni escono fuori, non ci sono barriere o maschere, tutto è esattamente com’è dentro ognuno di noi, semplice, pacifico e bello, alle volte meno però…come la sera di capodanno in cui dopo la festicciola tenutasi davanti al nostro stall a base di tequila e limone con tutti i ragazzi,  Daniela è andata a dormire lasciando la porta del van aperta.
Io ero in giro un po’ con Amit ma poco dopo sono andato a letto, serata pesante, ma non è passata nemmeno un'ora che di colpo ci siamo svegliati, il van era infestata di zanzare assassine e noi totalmente ricoperti di punture, sono uscito indemoniato maledicendo tutte le forme di vita di questo pianeta, ma da una stradina nel buio è risbucato Amit, what's up maaaan? Gli ho fatto vedere come eravamo conciati e lui no problem maaan, wait.
È tornato con una bomboletta di mortein, l’ammazza forme di vita, due spruzzi un easy maaan, porte chiuse e dopo 5 minuti siamo tornati a dormire, io sembrava avessi l’orticaria e mai dimenticherò quell’attimo, mai successo nulla del genere…quindi, tutto fuori nel bene e un pochino nel male J.
Le giornate a confest proseguono lente e piacevoli, anche perché siamo riusciti a procurarci il bushman, lo schermo protettivo squaglia melanina del vero australiano, le zanze qui sono una cosa assurda, atipica, ma è dovuto all’inaspettata pioggia di quest’anno, tutti sono in panico, ma tutto è ok.
Per il resto in giro c’è sempre qualcosa che accade, come i pomeriggi con Peter Gleeson ed il suo Spontaneous Choir, un simaptico capellone barbone bianco conosciuto da tutti per le sue performance a base di risate...molto interessante.
Ma interessante è chiunque qui, compresa la combriccola di stilisti francesi che annualmente vengono per trovare idee e novità da proporre per le nuove linee moda del vecchio continente…davvero unici in tutti i sensi.
Per finire Daniela ha avuto una delle sue geniali idee, panico.
Alla fine di confest si fa una sorta di show, una gara, dove tutti possono partecipare esibendosi in qualunque forma artistica, coperta o meno, il presentatore è Jan Paul Confestier e lui legge la lista dei concorrenti, ci siamo finiti pure noi!!!
Nikki, l'ex ragazza di Daniel, è una stilista di intimo maschile e ha chiesto a Daniela di portare per lei a confest qualche campione della sua nuova linea per saggiarne le reazioni.
Ovviamente alcuni nello stall hanno notato quei sexy undies da uomo ma non proprio tutti, quindi Daniela ha pensato bene di farci fare una sfilata!!!
Io, Amit, Michael, Rioso e Dean siamo i modelli (centro come un cavolo a merenda ma…è confest), praticamente i Take That de noartri, mamma miaaaaaa!!!!!!
Prima dell’ingresso in passerella Amit ha deciso di fare un minimo di coreografia ma....l’idea delle banane proprio non la condivido J.
Ad ogni modo è andato tutto liscio, non abbiamo vinto ma nessuno di noi, tranne Amit (è davvero unico), aveva mai fatto una cosa simile in pubblico, Dean, Rioso e Michael erano esaltati da un’esperienza del genere, semplice ed esilarante…troppo divertente.
Da dire c’è molto ma...adesso basta così...
Andrea, ConFest, Australia

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