"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché.
I loro desideri hanno le forme delle nuvole."

Charles Baudelaire

Percorsodiviaggio


Visualizza ormediviaggio...sul mondo in una mappa di dimensioni maggiori

sabato 19 dicembre 2009

Basta paranoie!!!



Il giorno dopo cerchiamo di analizzare i fatti, usciamo e dopo colazione andiamo dai ragazzi per dirgli che tutto è saltato e non possiamo andare in giro fuori città senza la scorta, ci dirigiamo verso il caffè ma una pattuglia ci ferma e ci carica, nn potete girare per la città, stranamente è tutto cambiato, le pattuglie moltiplicate pare stia accadendo qualcosa in città e ci riportano a forza in albergo, rimanete qui oggi, non muovetevi…assecondiamo le forze dell’ordine ma chiediamo di fare almeno la spesa, ok, ci scortano loro, gentili ma strani, in macchina giravano pezzettoni di nero niente male, ancora predominio dell’assurdità.
Ci lasciano in albergo dandoci appuntamento l’indomani per scortarci alla stazione, tutto ci sembra inverosimile siamo passati da una tranquillità consapevole a un castigo, alle 7 la macchina della polizia con scorta è sotto l’albergo per andare alla stazione, 5 minuti a piedi,  ma questa cosa non ci piace, saliamo e ci affibbiano una guardia, oltre a quella convenzionale sui treni pakistani, che ci accompagnerà per qualche centinaio di km (anche in bagno!!).
Il treno pakistano è come un condominio trasteverino degli anni migliori, dopo un pò tutti si conoscono e interagiscono tra loro, con noi in particolar modo, ci dicono che non è sicuro nemmeno per la "tribu'" locale, a volte rapiscono studenti per spaventare il governo che aiuta gli U.S.A nella lotta al terrore, nonostante la serenità e la disponibilità dei locali si avverte una sorta di “incomprensione” per quel che sta accadendo, quando ci chiedono la nazionalità alcuni ci domandano come mai anche l’Italia, ad esempio considerato paese tranquillo e amico, partecipa agli interventi militari? vi sembra giusto che gli americani (non proprio amati qui), interferiscano con paesi lontani migliaia di km? la risposta non è semplice e li capisco, personalmente non ho mai creduto alla lotta del terrore iniziata ormai un decennio fa, ho sempre trovato strano tutto questo specialmente quando leggo, in un mini sottotitolo dalla Cnn, che la Petronas e la Shell hanno inaspettatamente vinto l’appalto per l’estrazione del petrolio in Iraq, ma dai??…non mi piace e cerco di far capire che in Europa, a molti, tutto questo non piace ma i nostri governi ormai sono pecore capitaliste e seguono a comando ogni "dettame" degli U.S.A. (mi spiace dirlo ma è quel che penso da anni!).

I  treni pakistani sono un po’ anticati, ci sono finestrini con tanto di tendine metalliche pericolosamente usurati, quasi ghigliottine, e se non stai attento ti tagliano un braccio, a terra buchi nel pavimento e l’immancabile sporcizia, tutti buttano TUTTO a terra, non li capisco in questo.. noi siamo nel vagone con il professore che accompagna il figlio al primo anno di ingegneria a Islamabad (fanno tutti ingegneria qua), orgoglioso ci tratta come suoi "special guests", uno dei pochissimi che parla inglese,  la cortesia è imbarazzante come sempre ed il treno è piacevole più di ogni bus preso fin'ora, l’unico neo è la distanza che ci separa da Multan, non tanto per gli effettivi km quanto per il giro che facciamo, si va verso sud poi si risale, da 12 che dovevano essere le ore ce ne sono volute 23, ma non è stato pesante anzi, un pezzo di realtà pakistana, scompartimenti “chiusi” con coperta dall’uomo che aveva in consegna moglie, 4 figlie, 3 o 4 sorelle e relativi pargoli, tutte velate dalla testa ai piedi con quel poveretto che provvedeva a tutto, religiosi in viaggio che ogni ora si incolonnavano sul corridoio con i tappetini per pregare, uno della scorta che è stato così felice di conoscerci che per cena ha chiamato al cellulare un amico, fatto preparare il cibo e sistemato in una stanza della stazione solo per noi, nulla guest wherever, meravigliosi, ancora senza parole.
Arriviamo finalmente a Multan l’indomani, alle 7 del mattino, troviamo subito un alberghetto in centro tra terra, smog allucinante e carretti di somari, la stanza è davvero carina e il prezzo 500 rupie a notte (quanto me piace sto paese :-)), dopo esserci ripresi e ricomposti dalla 24 h. di treno usciamo per la città, anche stavolta siamo di fronte all’ennesimo paese allargato nulla cambia da quando siamo arrivati  carretti, mucche, tuk tuk, somari, moto, cavalli, macchine, polli e galline, carretti con brodo di pollo e gallina...(brrrr), ma fortunatamente non ci dispiace, l’unica cosa davvero spiacevole è la nube continua che unita al solito degrado di rifiuti non rende merito a questo paese; il bazaar è immenso e finalmente degno di questo nome, sia per i prodotti in commercio, per i prezzi e per gli acquirenti, solo pakistani, donne per lo più, che da quando siamo arrivati in Pakistan non avevamo mai visto in giro perché sono a casa, sempre, e se escono passano avanti ad ogni fila (i mariti le “usano” per i biglietti dei treni, una fila incredibile…troppo avanti sti pakistani!), in giro solo ed  esclusivamente uomini fin’ora.
Purtroppo il giorno dopo accuso la nottata sul treno per via dei finestrini scamuffi e mi becco una bronchitella che mi sfianca per due giorni, il tempo di spararmi qualche  tachipirina una massiccia dose di frutta e brodo di pollo (lo so uno era un vicino…) e mi riprendo, solo alcuni postumi ma tutto ok ormai batteri e quant’altro fanno parte della mia vita!!!!
Trascorriamo tranquilli altri 3 giorni tra una chiacchierata con lo squartatore di pecore sotto l’albergo e un chai offerto dal figlio del produttore di tabacco da masticare, vagamente allucinogeno e particolarmente utilizzato in questo paese, e le nostre strade si dividono come in ogni viaggio in solitaria…nonostante gli attentati di questi giorni Kiran decide di andare verso sud a Karachi, a me non va, non va di rischiare troppo tempo qui e soprattutto di essere scortato o fermato dalla polizia, vado a Lahore e da li in India, ci salutiamo e ci diamo appuntamento a Goa per capodanno, anche se entrambi sappiamo che viaggiando le destinazioni perdono quella “necessità”, si è senza tempo in ogni momento, ogni stato d’animo, desiderio o semplice pensiero  modificano la direzione dei tuoi passi e la strada prende forma lentamente, casualmente, cm dopo cm…

Andrea, Lahore




2 commenti:

  1. Ciao bello.....sempre tutto ok si?????qua è arrivato l'inverno vero...la sera si va a -3!!!
    Ciao ammorre

    RispondiElimina
  2. tutto ok, mi sto dimenando in india per un po' con 25° circa e zaffate da urlo, ma tutto procede dritto...come la rometta nostra...e la fiore????
    un abbraccio tessorro e saluta i tuoi.

    RispondiElimina