Il giorno dopo il felice incontro con i nativi di Atene mi sono diretto verso il confine, Salonicco precisamente, arrivato nel tardo pomeriggio di sabato ho trovato accoglienza presso il Bill Hotel (…), abbastanza vintage/spartan/muffan devo dire, ma economico, centrale e soprattutto c’era posto, non so come mai ma l’ostello ed altri hotel erano pieni, mah. La città è abbastanza carina, la sera ho fatto un lungo giro per il centro, un bel viale principale che arriva fino ad una grande piazza sul mare, pieno di locali e gente, davvero parecchie persone in giro specialmente giovani, movida sallonicca, però io sono stanco e devo fare il bucato, anche se pare che in Grecia ci siano dei giorni in cui non si possono stendere i panni fuori dalle finestre, non so quale legge sia, me lo disse il padrone dell’ostello di Atene, mah…comunque io sono forestiero, c’ho tre panni e devo stendere!!!
Il giorno seguente, dopo aver trovato un bus per Istanbul, cioè, lo ha trovato il mio gentilissimo padrone dell’albergo, altrimenti avrei dovuto prendere il treno solo cuccette e 70 euri, (no grazie, faccio l’autostop), mi sono diretto verso la città vecchia che naturalmente sta arroccata in cima alla città (viaggio in salita questo), a metà della sfacchinata tra una foto e un infarto, comincia a tirar vento, il cielo si chiude e viene giù un acquazzone terrificante, io naturalmente ero uscito con la maglia di cotone e senza giacca, nessun riparo in quel tratto di strada, non mi rimane che insaponarmi…fortuna dura una mezz'ora poi si riapre e io, zuppo, continuo la visita.
La parte vecchia è certamente quella che mi è piaciuta di più, con le sue mura medievali, le case colorate, i giardini, i vicoli e le viuzze gremite di taverne e ristorantini con tavoli all’aperto, tutti pieni e poi una vista dalla città al mare che lascia senza fiato…veramente affascinante e popolazione un po’ diversa da quella vista sin’ora, per via dell’influenza balcanica credo, i tratti somatici sono più gradevoli, comunque anche quì le persone sono davvero cordiali, curiose e l’Italia piace, ovunque è espresso, pizza, vespa, fiat, dolce&gabbana ect…, come dice Andreas, “greci e italiani una fazza una razza”, poi me lo spiegate…e infatti mentre mi nutrivo in un micro locale del centro mi si avvicina una ragazzo e comincia a parlarmi in un italiano un po’ stentato ( CATTANIIIIII!!!), e passiamo un po’ di tempo a parlare di calcio (meno male), è domenica e stanno controllando i risultati dei vari campionati per il calcio scommesse, che in Grecia ha lo stesso numero di fedeli della chiesa cristiana ortodossa, il 97%, praticamente pregano e scommettono (a proposito fino a qualche anno fa seguivano più il nostro campionato che il loro, ma dopo calciopoli si sono dati alla liga spagnola…altra bella pubblicità).
Purtroppo la Grecia per quanto bella continua a costare e poi devo andare, alle 22 parte il bus per Istanbul.
Notturno della durata di 11 ore, 11 lunghissime ore in bus farcito di turchi, armeni, kirghisi, bambini, matrone e scatoloni, alle 2, credo, attraversiamo il confine e comincia la micro odissea, tutti giù dal pullman per controllo passaporti al freddo e al sonno, in entrambe le dogane e in fatti trascorriamo un’ora e mezza in questo modo, allucinante...alle 9 finalmente Istanbul, casa, devo dire che questa città è favolosa l’adoro profondamente.
Ci siamo stati a capodanno, e me ne sono innamorato, sarà anche per i momenti felici di quel periodo….infatti scatto poche foto e mi godo il meraviglioso clima che trovo, sole immenso e 25 gradi, giro in maglietta che non mi sembra vero, la mia dimora è in sultanhamet, lo so è una zona turisticissima però è pieno zeppo di ostelli e pensioni ed io ho bisogno di riposo dopo la scorsa notte, e poi la lira turca è un piacevole cambio per gli euro tutte le spese si dimezzano, tutte, beh anche di più…sono riuscito a trovare un kebabbaro con i panini a 1 TL = 0,45 centesimi di euro, che pulciaro che sto diventando…
Sono stato tre giorni a Istanbul, in giro come sempre dalla mattina alla sera, tra vie, bazar, negozi, università anche più in là, lontano dalla zona turistica (posto foto di “lato b” della città), i giovani sono assolutamente come tutti quelli europei, jeans, i-pod, i-phone, ragazze all’ultima moda (proprio ultima no ma…), alcune con il velo colorato sul capo ma la maggior parte no, la trovo assolutamente in linea con i canoni di una qualunque città europea, ma con fascino tutto suo, e poi è il non plus ultra del merctatismo, dove ad ogni angolo chiunque ti vende qualsiasi cosa (ti puoi anche pesare ci sono quelli con i vari tipi di bilancia) ed è bellissimo mercanteggiare, peccato che a me non mi filano proprio, tranne i venditori di jeans, certo devo proprio essere vestito di m…vabbè.
Mi sono anche concesso una romantica gita sul bosforo, io e il mo zainetto da 25 lt, però due ore e mezza so veramente troppe pure per una coppia unita come noi!
Insomma, Istanbul mi conquista in maniera profonda, è una piacevolissima simbiosi di europa e medio oriente, assolutamente ospitale e sicura, per chi non ci fosse mai andato la consiglio vivamente.
non vorrei farti rosicare... ma visto che ci accumuna solo l'amore per il cibo, e non è poca cosa, ti volevo far sapere che ieri siamo stati (la famigliola del Mulino) a pranzo da Federico, ci siamo sfondati come al solito, abbiamo bevuto non sai quanto rosso, e rantolando rotolando, Luciano è riuscito a portarci in quel della nostra a Montenero, dove è riuscito appena in tempo a caracollare sul divano e farsi mettere un giaccone addosso prima di iniziare con la 9a di beethoven per naso e gola. E' durata quasi 2 ore. Con grande soddisfazione nostra!
RispondiEliminaP.S. non rispondo dei figlioli che continuano a postarti... non posso sempre controllare quello che scrivono!
baci Pat & ringhio's family
beh, un pò rosico lo ammetto,io mangio una quantità di carne kebbabbata turco-curda che è una bellezza, vino "0" assoluto, qualche birretta ma...me verrà qualcosa, ma spero bene nel prossimo paese, spero!!!
RispondiEliminai tuoi figlioli possono postare serenamente quel che vogliono...baci e a presto.
p.s.: altro che sinfonie, quando mi sveglio nei bus notturni tutti fanno la hola...vita amara per noi orsi :-)