"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché.
I loro desideri hanno le forme delle nuvole."

Charles Baudelaire

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martedì 17 novembre 2009

Mamma li turchi...



Terminato il mio tempo ad Istanbul, con la solita nuvola di fantozzi alle calcagna, rimedio un bus per Selcuk, cioè mica semplice, vado al tourist informatione e come immaginavo non hanno idea dei mezzi di trasporto turco (?), chiedere alle compagnie in centro, ovvio!!! comunque indosso la mia faccia tosta e vado.
Il simpatico interlocutore mi dice di avere tutte le informazioni del caso poi però mi chiede cosa ho visto fin'ora, cosa voglio vedere e dove vado (ummm..), tempo pochi minuti e me lo ritrovo a programmare il tour turco di tutte le meraviglie nazionali fino alla mia "mollata" in qualche paese vicino il confine, un'oretta ed ho in mano il preventivo con gli spostamenti, gli alloggi, le entrate nei vari siti, ecc... in più non rischio di sfracellarmi per la Cappadocia affittando uno di quei "scooteracci" pericolosi...ah, saremo al massimo una cinquantina di persone, intimo no? bene faccio io, ma il bus per lì? a guarda vai alla stazione dei bus e fino alle 24 ne è pieno, perfetto grazie, si ma il tour? no guarda io volevo solo sapere l'orario del bus per Efeso. :-)
L'otogar di Istanbul è un lunapark, ci saranno 150 compagnie con i propri uffici, per tutte le direzioni e tutte con i procacciatori urlanti che placcano qualunque essere vivente nel giro di pochi metri ti rincorrono quasi, uno spettacolo, e lì al n.26 con il mio urlatore di fiducia trovo il mio bus.
A differenza di quello greco, questo non spara musichette, bensì è tipo aeroplano, servizio con steuart che passano la merendina, l'acqua, tutto ciò di cui hai bisogno, in più ogni tre ore spruzza un disinfettante per terra, poi quello per le mani che ti versa da un boccetta (tipo quelle del ketchup nei fast food) che sa di detersivo per piatti (credo che lo sia, diluito), ma una salvietta umidificata no?? poi ho scoperto che viene usata ovunque, nei ristoranti, nei negozi, ovunque...
Arriviamo a Selcuk senza particolari inconvenienti, li vicino si trova Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico, nonché la casa della Madre Maria, dove tradizione vuole che abbia vissuto gli ultimi anni assistita dall'apostolo Giovanni, sono le 8 del mattino e nel piccolo otogar della cittadina già cominciano i taxi a chiedere dove vai, cosa fai, le solite insomma, io mi dileguo dopo aver mollato lo zainone ad una compagnia dei bus, ormai lo lascio ovunque, comincio a capire dove sono, chi sono e cosa devo fare (9 ore di bus notturno si fanno sentire).
Efeso è a 3 km, non ci sono bus pubblici ma solo taxi...umm già mi puzza, ok vado a piedi.
Arrivo all'entrata pregando che non piova, a smesso quando siamo arrivati e il cielo non mi piace, mi informo sui biglietti e mi dicono che il ticket comprende solamente l'entrata al sito archeologico ma non la casa di Maria Maddalena, si trova a 10 km sulla montagna...e io come ci arrivo?
Mi dicono di rivolgermi ai taxi, solo loro oltre ai pullman turistici, vanno sulla montagna...ma por...comincio a chiedere in giro e tutti mi mostrano lo stesso tariffario che comprende salita sul monte, attesa della visita e discesa con stop all'ingresso superiore del sito, la cifra è piuttosto elevata ma dopo una quindicina di minuti di trattative estenuanti riesco a dimezzare, italiano...
Arriviamo e la casetta di Maria è in un bellissimo boschetto, niente di che certo, ma la sacralità che si respira è reale, sia per i cristiani che per i musulmani, (anche se il tutto è gestito dallo stato con tanto di jendarme a presidiare..mah), ci sono parecchi turisti, tra cui un pulman di italiani (mi spiace dirlo ma insopportabili) e tra di loro??? un "collega" :-), piccolo il mondo eh?? però non lo conosco, ma posto foto... dov'è??
Da vedere c'è poco, si entra e si esce in fila e non si fotografa (tranne gli italiani!!!!!).
Riscendiamo e finalmente il sito, beh devo dire che è grandioso, non so quanti reperti ci siano ma sono una vastità e le parole non possono descrivere, magari le immagini lo faranno meglio di me.
Comunque verso la fine del tour le imprescindibili volontà del mio viaggio si presentano puntuali, si scarica la macchinetta (stavo per schiantarla contro l'imponente teatro!!!) e il cielo si chiude, in mezzo al parcheggio a 3 km dalla città!
Ero spacciato poi uno dei guardiani del parcheggio mi ha chiamato per farmi riparare sotto la tettoia del bucicattolo, mica dentro (che poi erano 3, 4 non si sa, tutti lì dentro in un posto che serve solo a far pagare l'entrata ai mezzi, in Turchia il surplus di "forze in campo" è un must, OVUNQUE).
Fine del diluvio i tre in più nella scatola di legno escono con gli stivali (?), si girano e mi dicono: funghi...buoni i funghi..mentre il capo stava dentro seduto che mi sorrideva dalla finestra con davanti una bacinella e ne puliva una busta, mamma mia ma dove sonooooo??? nel frattempo si aggregano a me due giapponesi e i simpaticoni ci dicono che forse passerà un minibus, ce ne sono tre al giorno che arrivano al sito ma dipende.. scusa ma da cosa!?!?!? e infatti non arriva... a piedi fino a Selcuk le giapponesi sarannò ancora lì!?
Il resto del pomeriggio lo passo in "città" tra la fortezza dove riposano le spoglie di San Giovanni, la moschea di Isa Bey ed un sito all'aperto proprio ai pedi della fortezza con uno spartano cartello che recita...no no lo posto!
Bene, Selcuk un giorno è più che sufficiente, quindi come al solito "repechigno" sull'alloggio e trovo un bus notturno per Goereme, Cappadocia, muoversi in Turchia in maniera disordinata è assolutamente semplice, direi familiare...altre 12 ore di bus..brvidi, però devo ammettere che sono comodi e assolutamente sicuri, poi dentro c'è sempre un gran materiale umano e viaggiando di notte passa, specialmente se ti spari 15 km a piedi ogni giorno come faccio, se non dimagrisco stavolta...unico problema di questa dolce traversata è stata la poca affinità con l'equipe, ci siamo "sostati" 2 volte per espletare formalità di ogni genere e tutte e due le volte mi sono ritrovato a rincorrere il bus per il piazzale dell'autogrill...riuscendo però a salire al "volo"...che simpaticoni sti turchi!!!!!

Andrea, Van

4 commenti:

  1. quella foto è bellissima!!!!!non sai quanto mi piace... pensa che l'ho messa come sfondo sul computer (con il consenso di mamma)e credo che il prossimo viaggio lo faremo lì (o forse lo spero solo?!).se sabato mi fai sapere dove sei, io ti raggiungo per proseguire il viaggio assieme. per te va bene??
    ok, allora bacioni da tutti
    by fra

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  2. Lontano o vicino esistono confini..linee fisiche o mentali che a volte abbiamo il coraggio di oltrepassare a volte no..
    I viaggiatori vanno oltre per respirare l'odore della gente, odore di vite diverse vissute fuori dal mondo che conosciamo.. portandosi dietro l'unico confine che gli appartiene.. la pelle! che abilita, o disabilita, il contatto con il mondo oltre la quale le certezze cadono e prende vita la conoscenza e la sensazione di poter esser in armonia in ogni luogo..
    Un abbraccio, Leyla

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  3. fra: in questo momento non credo sia il caso che tu mi raggiunga, sono a Tabriz in Iran, e credimi non è esattamente un luogo di vacanza...anche se le persone sono incredibili, appena posso scrivo il post, quì internet è un pò complicato
    baci...

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  4. Leyla: più cammino attraverso i confini dei territori e dei pregiudizi, più mi rendo conto di quanto siano vaste le sensazioni, le emozioni, gli odori, e le differenze.
    I luoghi, le persone e le "barriere", sono in fin dei conti, così semplici da comprendere (tranne il farsi)...e sono solo all'inizio, mi sembra di aver compreso quando mi ritrovo qualcosa di ancora più "diverso", è indescrivibile, stimolante, a volte toccante.
    a presto, baci

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