"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché.
I loro desideri hanno le forme delle nuvole."

Charles Baudelaire

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giovedì 26 novembre 2009

Giorni di ordinaria Turchia




Pannelli solari: come in Grecia non c’è casa o palazzo che non ne abbia, ovunque.
Gas: bombole, bombole, bombole, ogni cucina di ogni posto, usa bombole, tranne che nelle grandi strutture i riscaldamenti sono con stufette elettriche da parete a incandescenza, fornelloni o legna (+ panneli solari = Avranno il gas metano?ummm cmq 10 per i pannelli).
Bere: the, non si può vivere senza, ogni ora, ogni minuto, ogni vicolo, ogni viaggio, ogni ogni è ogni per il the, solo zollette per lo zucchero, e lo offrono sempre!Yogurt, a colazione, pranzo, merenda e cena, tranne quando si beve il thè, ma dico io, panino con sarde ed insalata, puoi sorseggiare yogurt acido??????
Raiki, un liquore simile all’ uzo o alla nostra sambuca, birra, si la birra c’è efes o tuborg a volte anche altre estere e il prezzo irrisorio e come in Grecia il 90% parte da 50cl. Evoluzione islamica…
Mangiare: quantità di carne infinita, pochi i tipi di preparazione, kebap verticale (doner??), kebap a spiedino, polpette, kebap in pida, kebap in panino, in pizza in cornetto, carne sempre a volte pesce, piatti unici con riso, insalate, patate e carne, zuppe, legumi con carne; pizza turca, non male, forma “barcangolare” farcita e infornata non male davvero ma non è Pizza! e dolci a profusione.
Codice della strada: come in Grecia inesistente, sorpassata anzi doppiata, inutili strisce, limiti, linee di corsia, curve, divieti, semafori, insomma nulla di tutto ciò che conosciamo delle regole, il codice stradale non e s i s t e!!!
Bus: fino a Van ineccepibile, puntuale, economico, comodo, pulito, servito.
Merce da bus: mentre in Grecia è usuale utilizzare come servizio degli autobus l'invio di pacchi pacchetti e quant’altro con bolla e magazzino, in Turchia cambia..oltre a scatole e scatolette, ci sono sacchi, enormi sacchi, pezzi di stufa, pezzi di ricambio, cavi della luce e peggio…ovviamente senza alcun tipo di legalità.
Tourist information: utili solamente a fornire cartine, per qualunque altra cosa rivolgersi altrove.
Bagni: turchi, sono sempre pubblici, a pagamento, poco raccomandabili e privi di carta, ma forniti di secchiello o sifone..(meglio saperlo no?), quasi solo i ristoranti hanno il proprio per i clienti tranne il Mac Donald, it’s free :-).
Modi oscuri: noi saremo pure “italiani mafiani” e non ci piove, ma il sistema, la rete “commerciale” turca ha qualcosa di inimmaginabile e non si nota se non si osserva da non turista, inevitabile, si ha talmente da fare e vedere che non ci si fa caso, normale ma.. es: omini in sultanahmet, quelli che passano vendono castagne alla brace, pannocchie ecc, sono in realtà “famiglie” organizzate, c’è il padre che vaga, il figlio grande vende le castagne e le pannocchie, poi c’è il signore con le guide in tutte le lingue e il marmocchio, o più, che vendono cartoline e cose varie, ogni tot si riuniscono a turno vicino al carretto per rifornirsi dei vari oggetti, sono un’unica cosa e sono sempre nello stesso posto, sempre loro quasi assegnato e sono sempre e solo turchi.

Questo ovunque in qualunque posto mai visto un senegalese, un marocchino, un albanese, uno slavo, uno zingaro, UN CINESE?…mai! (forse ho visto un ristorante coreano e un negozietto cinese, magari mi sbaglio ma di solito in ogni città c’è sempre più di uno).
Sono sempre e solo loro, in ogni posto, ufficio, taverna, bar e sono sempre più di quelli che servono e si conoscono tutti!
Credo che sia un sistema ben studiato e non da loro….altro esempio: angoletto vuoto vicino la suddetta piazza una signora poggia in terra un fulard con 3, 4 paia di guanti e cappellini di lana fatti a mano, tempo nemmeno 2 minuti arriva la polizia spara 1 frase dal megafono della macchina e in un batter d’occhio la signora si dilegua…ummm stranetto no?
E nemmeno nei vicoli fuori dal centro, da nessuna parte c’è un venditore diciamo abusivo, mai e mai nessuno ti chiede le elemosina, i disabili ad esempio vendono per terra vicino agli altri addirittura ti fanno pesare con la bilancia e mai nessuno chiede!
Non so, io un’idea me la sono fatta e da una parte nemmeno negativa, però non ho mai visto nessuna attività gestita da stranieri a meno di copie miste.
Gatti, hanno paura dei gatti o gli fanno schifo, sempre nella piazza di cui sopra, ce ne sono parecchi che girano liberi e ogni tanto si sentono delle urla, maggiormente ragazze, che schizzano via appena se ne avvicinava uno nemmeno fossero tarantole mentre i mocciosi amano attirarli per prenderli a calci..grrrr...almeno questo ad Istanbul…ci sono tanti gatti, e nessun ristorante cinese…a Roma i gatti non ci sono quasi più…(cattiveria ;-D)
Cortesia: si con tutti, ma tra di loro sono davvero fraterni, baci abbracci sorrisi, mai e mai ho sentito qualcuno urlare o litigare, mai.
Sicurezza: in questi primi giorni di viaggio non ho avvertito mai nessun pericolo, al momento certo, sono sempre stato trattato benissimo pur non essendo un turista “tipo”, ovunque in posti più o meno turistici la massima disponibilità e gentilezza, anche in posti isolati tutti si sono adoperati per il massimo aiuto specialmente quando non ci si comprende e le cose possono essere mal’interpretate, forse io in un paio di occasioni mi sono sentito diffidente, distaccato, per poi dirmi che imbecille ma come ho fatto a pensarlo?

Non ho ancora lasciato a casa tutte quelle barriere inutili, alcune servono sempre certo, ma la maggior parte delle volte siamo solo “ignoranza” e paura del diverso…è bello cominciare un po’ a spogliarsi.

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